polpette di borlotti con salsa umami

Le polpette di borlotti con salsa umami , insieme ad una fresca insalata di spinaci marinati, rappresentano un pasto equilibrato e gustoso. Aggiungiamo 2 fette di pane integrale tostato e la soddisfazione è completa! Le polpette di borlotti sono semplici da preparare e si possono conservare tranquillamente per un paio di giorni in frigorifero. Anzi, direi che farle il giorno prima è un’ottima idea. Queste polpettine sono senza glutine. Per la loro composizione, il passaggio in frigorifero per qualche ora è molto utile. Questo tempo è cioè necessario a garantire una consistenza ideale. Per evitare che le polpette vegane si sfaldino in cottura, spesso si è portati ad aggiungere pangrattato, patate o altri leganti. Purtroppo però, queste sostanze rischiano di “appesantire” l’apporto nutrizionale delle polpette e spesso rendono la loro consistenza asciutta. Ne consegue un risultato poco gratificante.

ingredienti:

La combinazione di ingredienti che vi propongo, è un mix di legumi, spezie, verdure e un semplice legante : lo psillio. Questa sostanza, naturale e benefica, crea una mucillagine a contatto con l’umidità, ideale a produrre l’effetto necessario. Per quanto riguarda la salsa, è semplice e velocissima: ricorda vagamente il “fondo bruno” che si usa nella cucina tradizionale.

La ricetta delle polpette di borlotti con salsa umami, è piaciuta molto in famiglia… Vediamo cosa ne pensate voi!

Ecco gli ingredienti:

  • 300 gr di fagioli borlotti lessati e scolati
  • 80 gr di erbe miste (rosole, cavolo nero, cavolo riccio, cicoria..)
  • 1 punta di cucchiaino di cumino in polvere
  • 1 punta di cucchiaino di assafetida
  • 1c di semi di finocchio (schiacciati nel mortaio)
  • 4 gr di psillio cuticola
  • 1 gr di aglio in polvere
  • 10 gr di olio extrav di oliva
  • 4 gr di sale fine
  • 20 gr di farina di mais fioretto
  • olio, sale, pepe, farina di mais qb

Per la Salsa Umami:

  • 15 gr di olio extrav di oliva
  • 20 gr di salsa Tamari
  • 4 gr di amido di mais
  • 1/2 c di paprika affumicata

Procedimento:

Lavate bene le erbe e tagliatele grossolanamente. Scaldate un filo d’olio in padella e procedete con il soffritto ayurvedico: unite prima i semi di finocchio e di seguito l’assafetida e il cumino. Dopo due secondi aggiungete le erbe, salate, spolverizzate leggermente di pepe e portate a cottura. L’ideale è portare a cottura le erbe e fare in modo che il fondo venga completamente assorbito. In questo modo, saremo sicuri che il soffritto ayurvedico sarà stato completamente assorbito e non saremo costretti ad eliminare il liquido in eccesso.

Tritate a coltello le erbe e tenete da parte.

Trasferite i borlotti in una terrina. Se avete utilizzato (spero..) l’alga kombu in cottura, tritatela e tenetela insieme ai fagioli. Schiacciate i fagioli con la mano, ma solo quel che serve per riuscire a compattarli. Aggiungete lo psillio, il sale e l’aglio. Amalgamate con cura.

Ora aggiungete le erbe, l’olio e per ultima la farina di mais. Create un impasto omogeneo, ma senza comprimere troppo.

le polpette e la salsa

Siete pronti a comporre le polpette. Formate dei cilindretti con le mani umide e rotolateli nella farina di mais. Mettete le polpette su un piatto e riponete in frigorifero per 2 ore o più.

Nel frattempo preparate la salsa. Versate tutti gli ingredienti in un pentolino, unite 50 gr di acqua. Mescolate con una frusta fino a sciogliere l’amido. Portate ad ebollizione mescolando. Si sarà formata una crema. Togliete dal fuoco e aggiungete altri 20 gr di acqua. Mescolate bene, trasferite in una salsiera e tenete da parte.

Scaldate un filo d’olio in una padellina antiaderente con il fondo spesso. Tenete una fiamma bassa e procedete a cuocere le polpette. Cuocete le vostre polpette su ogni lato, fino a quando vedrete formarsi una crosticina dorata. Pronte!

Le indicazioni per i dosha

Le polpette di borlotti con salsa umami, vanno bene per tutte le costituzioni con alcuni accorgimenti.

Vata dovrebbe accompagnare le polpette con una verdura cotta, magari cucinata con zenzero, per favorire le funzioni digestive. La presenza del cumino facilita la dissipazione dei gas prodotti dai legumi e dai cavoli, ma due polpette saranno più che sufficienti per il tipo Vata. Completare il piatto con un cereale ben cotto al posto del pane.

Pitta può mangiare tranquillamente 3 polpette e accompagnarle con insalata marinata. Non eccedere con la paprika nella salsa.

Kapha anche questa costituzione non viene aggravata da questo cibo. Non eccedere con la salsa e sostituire il pane con un cereale integrale.

Vuoi provare altre ricette di polpette vegane? Visita il mio blog di Hotel Luxor

bulgur con tempeh alla balinese

Il bulgur con tempeh alla balinese, insieme a un mix di verdure crude marinate, è un piatto perfetto per il mio pranzo. Mi piacciono molte cose di questa preparazione : la velocità di esecuzione, la salubrità, l’insieme di sapori e di consistenze, i colori. Durante il mio soggiorno a Bali, ho mangiato spesso il tempeh e la ricetta che ho apprezzato di più, somiglia molto a quella che vi propongo oggi.

la cucina balinese

I balinesi mangiano di tutto, ma tutti mangiano anche il tempeh. Per questo motivo, la cucina balinese offre tante ricette con questo ingrediente. I balinesi lo producono in casa e lo consumano come un altro semplice alimento. Mi è sembrata subito un’ottima notizia…quando ero là ;D La cucina balinese, in generale, non fa un grande uso di spezie secche; si utilizzano molto le paste ottenute dalla macerazione di foglie fresche, aglio, peperoncino, zenzero, tamarindo ecc.

Uno degli ingredienti più originali che ho trovato all’interno di queste paste, sono le Cundlenut. Si tratta di noci molto simili (nell’aspetto) , alle noci di macadamia, ma dal sapore più amaro, indescrivibile. Le Cundlenut vengono utilizzate schiacciate in pasta, tostate, grattugiate. Gli alberi di Candlenut sono originari delle foreste pluviali tropicali settentrionali dell’Australia, delle Isole Molucche, della Malesia e si trovano in molte isole del Pacifico meridionale. Per questo motivo è molto difficile reperirle. Inoltre il loro alto contenuto di olio richiede tempi di conservazione limitati. Diversamente, come tutta la famiglia delle noci, tendono ad irrancidire.

Ho fatto questa premessa, perchè nella ricetta del bulgur con tempeh alla balinese, ho cercato di riprodurre sapore e consistenza di una marinatura che non è possibile replicare in maniera molto fedele. Le foglie fresche di quegli alberi tropicali…me le sogno ancora…

Andiamo alla ricetta. Per 3 persone.

Per il bulgur:

  • 1 T di bulgur di grano duro
  • 30 gr di porro tritato
  • 50 gr di cipollotto fresco affettato finemente
  • 4 foglie di cavolo riccio
  • 2 carote
  • 1 c di coriandolo in polvere
  • olio extrav di oliva, sale, pepe nero
  • 2 T di brodo vegetale
  • 1 C di citron confit (facoltativo)

Per il tempeh:

  • 300 gr di tempeh (tagliato a cubetti regolari di 1 cm)
  • 1 C di tamari
  • 1 C di Mirin
  • 1/2 Candlenut grattugiata (facoltativa…se la trovate…)
  • 1 C di burro di arachidi
  • 2 C di olio extrav di oliva
  • 1 C di succo d’agave (o malto, acero)
  • 1 C raso di amido di mais
  • 1/2 bicchiere d’acqua
  • semi di sesamo nero (per decorare)

Per prima cosa, portate ad ebollizione il brodo vegetale. Nel frattempo, tostate il bulgur a secco in una padellina. Versate tutto il brodo caldo, mettete un coperchio, abbassate la fiamma al minimo e lasciate cuocere per assorbimento. Dedicatevi alle verdure. Tagliate le carote a cubetti di mezzo cm e sminuzzate le foglie di cavolo. Versate un filo d’olio in una larga padella, unite il coriandolo in polvere e scaldate appena. Unite porro e cipollotto. Fate rosolare 2 minuti, aggiungete due cucchiai d’acqua, salate leggermente e fate stufare per 5 minuti. Aggiungete ora le altre verdure e portate a cottura con fiamma vivace. Per ottenere le verdure croccanti saranno sufficienti altri 5 minuti. regolate di sale e spolverizzate di pepe.

Trasferite il bulgur cotto e sgranato in questa padella. Saltate tutto insieme brevemente e tenete da parte.

Ora preparate il tempeh. Ci vorranno 5 minuti! Unite tutti gli ingredienti per il condimento in un boccale. Miscelate con cura utilizzando una frusta. Versate il composto ottenuto in una padella e cuocete a fiamma bassa , fino a quando noterete che comincia ad addensare. A questo punto unite i cubetti di tempeh. Rigirate con cura e cuocete a fiamma molto bassa per pochi minuti.

Per le verdure fresche marinate che vedete in foto, posso dirvi di scegliere le vostre preferite e di farle “cuocere” in una semplice emulsione di olio e limone per 5 minuti. Come ben saprete, l’Ayurveda è una scienza illuminante che tutto esamina e scompone per replicare la Natura dentro di noi. Non è concesso abbinare verdure crude e cotte perchè ciò impegna in maniera disarmonica il nostro apparato digerente, a meno che le verdure crude in questione non vengano in qualche modo “pre” digerite e scomposte attraverso la marinatura. Altro prezioso consiglio è di assumerle per prime. In tal modo, l’effetto del limone (alcalinizzante e aperitivo) è utile a stimolare il fuoco digestivo.

Siete pronti a comporre il vostro piatto di bulgur con tempeh alla balinese. Potete fare un piatto unico o servire le verdure fresche marinate come antipasto (in ogni caso, ricordatevi di mangiarle prima del resto 😉

Ayurvegan

Aggiungo qualche consiglio Ayurvegan per le varie costituzioni.

Vata: la presenza del coriandolo mitiga l’azione delle foglie di cavolo, alimento non ideale per questa costituzione. Da notare però la presenza di una radice (la carota) che ne equilibra gli effetti. Vata potrebbe aggiungere zenzero grattugiato fresco nel soffritto ayurvedico. Il cereale è grano spezzato ben cotto e non troppo fibroso, quindi va bene. Il tempeh è un legume ma fermentato e quindi ben tollerato dai Vata. Anche il condimento racchiude in se tutti i Rasa (i 5 sapori) Azioni pre e post digestive di quasi tutti gli ingredienti: favorevoli. Non eccedere con le verdure crude.

Pitta: per questa costituzione, le verdure fresche non sono un problema e potrà aggiungerne un pò di più. Anche le foglie di cavolo e il coriandolo, vanno benissimo per Pitta. Per quanto riguarda la ricetta del tempeh, sarebbe meglio limitare i grassi, soprattutto il burro di arachidi, del quale potrebbe ridurre la quantità.

Kapha: le persone appartenenti a questa costituzione hanno bisogno di alimenti che promuovono il riscaldamento del corpo e potrebbero aggiungere altre spezie al soffritto ayurvedico, come ad esempio il peperoncino. Sarebbe utile invece, per il condimento del tempeh, ridurre al minimo il burro di arachide e l’agave, per le loro qualità di pesantezza. Nel bulgur aggiungere altre verdure come spinaci, cicoria, cavolfiori: tutte favorevoli a kapha per le loro qualità e sapori (astringente, amaro).

infuso digestivo riscaldante

Ecco una bevanda ideale per la stagione fredda. Un infuso digestivo riscaldante a base di zenzero fresco e spezie. Lo zenzero è noto per le sue qualità, che influiscono positivamente sull’apparato digestivo, circolatorio, articolare. Forse non tutti sanno che le caratteristiche di questa spezia, possono produrre effetti diversi sulle varie costituzioni.

L’Ayurveda ci insegna che l’energia “calda” dello zenzero, il suo gusto pungente e la sua qualità “umida” possono portare grandi benefici alle costituzioni Vata, (come la mia). Anche le costituzioni Kapha ne traggono benefici perchè lo zenzero unisce alla qualità “umida”, quella di leggerezza. Le costituzioni Pitta invece, devono farne un uso più blando, perchè ne potrebbero risultare aggravate.

Per questi motivi, l’infuso digestivo riscaldante, contiene altre spezie che con la loro azione specifica, producono un carosello di effetti favorevoli a tutti i dosha.

Spezie come la cannella e i semi di finocchio, contribuiscono all’equilibrio dei sapori (Rasa) aggiungendo il gusto dolce e astringente. Con il cumino possiamo aggiungere il gusto amaro e anche un’energia fredda , che può favorire le costituzioni Pitta.

Come sempre l’Ayurveda ci stupisce con le sue analisi, così particolari e precise. Ecco la ricetta dell’infuso digestivo riscaldante, da bere a piccoli sorsi e come vuole la tradizione ayurvedica: da assaporare a piccoli “morsi”….;D

ingredienti:

  • 1lt di acqua fresca
  • 1 c di semi di cumino
  • 1 c di semi di finocchio
  • 4 chiodi di garofano
  • 3 cm stecca di cannella
  • 1 c colmo di zenzero fresco grattugiato

Versate l’acqua in un pentolino, unite lo zenzero, i chiodi di garofano e portate a ebollizione.

Nel frattempo : mettete i semi e la cannella, nel mortaio. Pestateli con cura. Quando l’acqua bolle, spegnete la fiamma e unite le spezie pestate. Lasciate in infusione per 10 minuti, filtrate e gustate. Ottima anche, a piccoli sorsi, durante un pasto nella stagione fredda.

Provate anche la ricetta della tisana di zenzero, che trovate a questo link

crostata senza glutine

La crostata senza glutine che vi propongo in questa ricetta è realizzata anche senza zucchero e senza grassi. Molto spesso, in hotel, vengono persone che devono seguire diete speciali e io cerco per loro delle alternative. La vacanza deve essere un momento di svago e di relax anche a tavola e in pochi sono disposti a fare rinunce.

Soprattutto : nessuno vuole rinunciare ai dolci!

La consistenza dell’impasto è facilmente lavorabile. Si ottiene un panetto stendibile a matterello. Per ovvie ragioni, essendo senza grassi e senza zuccheri, avremo come risultato una base più croccante, che friabile. In ogni caso direi che visto il successo riscontrato, il compromesso è accettabile, per un dolce così particolare. Ai miei clienti è piaciuta molto! Eccola per voi ;D

SERVIRA’:

  • 100 gr di farina di riso
  • 60 gr di farina di mais fioretto
  • 40 gr di amido di mais
  • 90 gr di datteri Medjoul (oppure uvetta idratata per almeno 4 ore)
  • 1 pizzico di Fava Tonka (oppure vaniglia in polvere)
  • 1/2 c di scorza di limone grattugiata
  • 110 gr di latte di cocco
  • 4 gr di lievito in polvere bio vegan

PER FARCIRE:

  • 1 vasetto di marmellata di mirtilli senza zucchero
  • 6 noci

Per prima cosa, denocciolate i datteri e tagliateli a piccoli pezzi. Immergeteli nella bevanda di cocco, all’interno di un boccale con bordi alti. Tenete da parte mentre preparate il resto.

Prendete una terrina e unite tutti gli altri ingredienti. Mescolate con cura, utilizzando una frusta.

Ora frullate ad immersione, molto finemente, i datteri e la bevanda di cocco. Versate il liquido ottenuto nella terrina e mescolate con una spatola o un cucchiaio di legno, fino a quando avrete ottenuto un impasto omogeneo. Prelevate circa 3/4 dell’impasto e stendetelo con il matterello fino a 4 mm di spessore.

Accendete il forno e regolatelo a 180°.

Distribuite la marmellata. Sbriciolate il resto dell’impasto nella terrina e unite le noci sgusciate. Adesso distribuite questo composto sulla marmellata, in maniera uniforme. Siete pronti per infornare la vostra bellissima crostata senza glutine!

Cuocete per circa 20 minuti.

Fate raffreddare completamente prima di togliere dalla forma.

Se volete provare ricette più classiche di crostata vegana, cliccate questo link

Quando non sono in hotel e ho un pò di tempo a disposizione, la pizza fatta in casa è un’attività che mi tiene allegramente occupata e la cena si riempie di candidi sorrisi… La ricetta di pizza fatta in casa che vi propongo è alla portata di tutti e non sono necessarie attrezzature particolari. Servono principalmente: una buona farina, le mani e il tempo.

il lievitino

La sera prima, occorre preparare il “lievitino”. Si tratta di un impasto di acqua , farina e pochissimo lievito. Nell’ arco di 8-9 ore questo impasto diventerà una pastella simile al lievito madre del tipo “licoli” e sarà la base della successiva grande, lenta, potente lievitazione. Avremo così una pizza ben lievitata ma leggera e digeribile. Per ottenere il lievitino è sufficiente prendere una piccola ciotola di vetro e unire i seguenti ingredienti:

  • 100gr di acqua
  • 100gr di farina “00”
  • 2gr di lievito fresco o secco

Mescolate con cura fino a creare un impasto omogeneo. Coprite con pellicola trasparente e fate riposare 2 ore. Riponete in frigorifero fino al mattino seguente.

la ricetta

La ricetta della pizza è la seguente:

-200gr di lievitino

-280gr di acqua tiepida

-400gr di farina Tipo 1 Bio

-2gr di agave

-8gr di sale fine

-10gr di olio extrav. di oliva

-semola e olio evo qb per la lavorazione

Per condire:

-passata di pomodoro

-origano

-olio extrav di oliva

-sale fine

-basilico fresco

-capperi sotto sale

-olive taggiasche denocciolate

Prendete una ciotola, versate l’acqua, l’agave e il lievitino. Mescolate . Unite olio, farina e sale. Mescolate tutto con cura, utilizzando un cucchiaio. Fate in modo di raccogliere tutta la farina nell’impasto. Ora spolverizzate leggermente di semola il piano di lavoro e trasferite l’impasto. date almeno 3 giri di pieghe senza preoccuparvi troppo del fatto che possano esserci grumi. Coprite con la ciotola capovolta e fate riposare 20 minuti.

Trascorso questo tempo, riprendete l’impasto e date altre 4 pieghe. Coprite nuovamente e fate riposare altri 20 minuti. Procedete in questo modo per 5 cicli.

ecco una piccola dimostrazione di come fare le pieghe

Prendete ora una ciotola di vetro larga, ungetela leggermente e adagiate l’impasto. Ungete delicatamente la superficie, adagiate un foglio di pellicola trasparente a contatto con l’impasto e lasciate lievitare fino al raddoppio del volume.

A questo punto siete pronti per lo staglio. Spolverizzate il piano di lavoro con la semola. Rovesciate l’impasto e sezionatelo a piacere. Con questo intendo che preparerete le pagnotte per le singole pizze o per almeno due teglie da forno. Allo stesso modo, una volta sezionato l’impasto, date ad ogni pezzo altre 2 pieghe. Riponete ogni pagnotta in un contenitore oliato, ungete sempre la superficie e coprite con pellicola a contatto. Fate lievitare per l’ultima volta fino al raddoppio del volume.

Preriscaldate il forno a 230 gradi.

Mentre il forno raggiunge la temperatura, preparate il condimento. Aggiungete alla salsa di pomodoro: il sale, l’origano e un pò d’olio. Mescolate con cura. Dissalate i capperi immergendoli in acqua fresca, scolateli e asciugateli.

Quando l’impasto avrà raggiunto l’ultimo raddoppio di volume, procedete a stenderlo. Spolverizzate il piano di lavoro con la semola, capovolgete il contenitore facendo scivolare delicatamente l’impasto e stendetelo con pochi movimenti delle mani. In questa fase è necessario manipolare poco l’impasto, per evitare di stressarlo. Ungete la teglia del forno e trasferite l’impasto steso. Distribuite la salsa di pomodoro, versate un filo d’olio , un pò di origano e mettete in forno immediatamente.

Il tempo di cottura dipende dallo spessore che avete dato all’impasto, durante la stesura. e dalla forma. Se avete scelto di fare 2 teglie, ci vorranno circa 15 minuti. Se invece avete scelto di fare 4 pizze singole , saranno sufficienti 10 minuti per ogni pizza. Una volta tolte dal forno, distribuite i capperi, le olive e il basilico fresco.

La pizza che vedete nella foto in alto è la mia preferita : c’è anche la mia ricottina. Se volete la ricetta anche di quella, visitate l’altro mio blog

Spero che proverete questa ricetta e spero …che vi piacerà!!

A presto!

Barbara